Via dei Colli Storici 15125015 Desenzano del Garda (BS)

Tungsteno o Wolframio

Numero atomico 74
Peso atomico 183,85
Temperatura di fusione °C 3410 +/-20
Temperatura di ebollizione °C 5660
Densità Gr/cm cubi 19,3 a 20 °C

Il Tungsteno o Wolframio è un metallo molto pesante, si presenta come polvere di colore grigio o come metallo bianco lucente. Ha il più alto punto di ebollizione e di fusione di tutti i metalli, basso coefficiente di dilatazione termica, elevata resistenza alla trazione ad alte temperature, elevata resistenza alla corrosione e agli attacchi chimici a temperatura ambiente e una conduttività molto elevata. Il Tungsteno viene estratto principalmente da wolframite (ferro e scheelite, (FeMn) WO 4) e scheelite (CaWO4). Le più grandi scorte di materie prime sono in Cina, altri depositi nei paesi della CSI, Austria, Australia, Corea, Bolivia, Malesia, ecc. Circa il 70% del metallo viene utilizzato come indurente (carburo di tungsteno), leghe di tungsteno e tungsteno puro, circa il 10-25% come legante in prodotti siderurgici ed il resto come prodotti chimici a base di tungsteno o altri prodotti chimici.

Il Nome deriva dallo svedese e significa pietra pesante, nome inizialmente attribuito al suo minerale la scheelite (dal chimico svedese Scheele). L’acido tungstico fu isolato già verso la metà del 1700, mentre nel 1781 Tobern Bergman sostenne che dall’acido sarebbe stato possibile ricavare il metallo senza tuttavia poterlo dimostrare. Negli stessi anni due chimici spagnoli, i fratelli d’Elhuyar, ricavarono lo stesso acido dalla wolframite. Il primo metallo ottenuto dalla riduzione dell’acido fu ricavato nel 1783 da una wolframite dello Zinnwald. Nel 1785 Rudolf Erich Raspe, fra l’altro autore de “Le avventure del Barone di Muenchhausen”, dimostrò che il metallo ottenuto dalla scheelite è identico a quello ottenuto dalla wolframite e che questo metallo aveva un potere indurente sull’acciaio.













Hai bisogno di aiuto? Contattaci